Secondo gli inquirenti il Ponte Morandi era in stato di manutenzione pessimo e qualsiasi sollecitazione avrebbe potuto provocarne il crollo.

17 Settembre 2018 di redazione

Il Tir era troppo pesante: gli inquirenti vagliano questa ipotesi per il crollo del Ponte Morandi 

Secondo gli inquirenti il Ponte Morandi era in stato di manutenzione pessimo e qualsiasi sollecitazione avrebbe potuto provocarne il crollo.
Ovviamente, ad oggi, non è possibile individuare con certezza la causa che ha determinato il crollo della struttura ma, secondo quanto si apprende dagli inquirenti, osservando il video del disastro, ci sarebbe un’ipotesi. 
Il Corriere della Sera riprende un’ipotesi già prospettata da Tiscali News in un articolo del direttore Giuseppe Caporale del 16 agosto 2018: “Il Fiat Stralis della Mcm autotrasporti di Novi Ligure, precipitato con gli altri nel baratro, quella mattina stava portando un rotolo di acciaio. 440 quintali, non molto inferiore al limite di legge che è di 46. Un tir in regola, dunque, ma il più pesante che stava attraversando il viadotto alle 11.36 del 14 agosto”. Secondo gli investigatori potrebbe essere stato quel peso a dare la sollecitazione decisiva.

Il Fiat Stralis della Mcm autotrasporti di Novi Ligure

Il Fiat Stralis della Mcm autotrasporti di Novi Ligure era guidato da Giancarlo Lorenzetto, 55 anni, uscito miracolosamente illeso dal crollo.
L’autista del Tir non sa se sia stato proprio il suo tir a dare il colpo di grazia al Ponte: “Non so se sia stato proprio il mio io non lo posso sapere, saranno i tecnici a dirlo“. “Io avevo comunque una portata regolare e per questo mi hanno fatto entrare in autostrada. Dovevano assicurarsi loro che il ponte fosse a posto… paghiamo più di 100 mila euro l’anno di pedaggi. Ma poi l’Ilva non ti lascia mai uscire dagli stabilimenti se il carico non è nei limiti“.
Mi sembra strano che possa essere stato il mio camion”

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