Questa poesia è di Gianni Rodari, un poeta per bambini che vedeva molto lontano

24 Agosto 2018 di redazione

La poesia di Gianni Rodari 

Questa poesia è di Gianni Rodari, un poeta per bambini che vedeva molto lontano.
E infatti ha descritto nel 1962 quello che è successo a Genova oggi.

Ladro di “erre”

C’è chi dà la colpa alle piene di primavera,
chi al peso di un grassone
che viaggiava in autocorriera:
io non mi meraviglio
che il ponte sia crollato,
perché l’avevano fatto
di cemento “amato”.
Invece doveva essere
“armato”, s’intende,
ma la “erre” c’è sempre
qualcuno che se la prende.
Il cemento senza erre
(oppure con la erre moscia)
fa il pilone deboluccio
e l’arcata troppo floscia.
In conclusione, il ponte
è colato a picco
e il ladro di “erre”
è diventato ricco:
passeggia per la città,
va al mare d’estate,
e in tasca gli tintinnano
le “erre” rubate.

Ci viene da pensare che, dal 1962 a oggi, di storie così ne sono successe tante! E che non ci volevano doti “magiche” per immaginare che i ponti, se li fai “al risparmio” e non li tieni d’occhio, crollano solo perché ci passa sopra “un grassone che viaggiava in autocorriera”.

Gianni Rodari

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